Ricette ed informazione sul mondo della cucina naturale crudista.

venerdì 1 maggio 2015

Il Cocco, questo sconosciuto.

Negli ultimi anni si è visto un aumento esponenziale nel mercato del benessere (alimenti, integratori, bellezza) di prodotti a base di cocco (Cocus Nucifera)
<p style="display: none;"><cite><a href="http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/latte-di-cocco.html">Latte di Cocco</a></cite> da http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/latte-di-cocco.html</p>
, più o meno raffinati che sono andati ad inondare gli scaffali dei negozi che frequentiamo ogni giorno.
Questo vero e proprio boom è l'effetto di un uso sempre più frequente dei consumatori moderni di questo frutto tropicale in tutte le sue forme e derivati, basti pensare alla bellezza con l'olio di cocco oppure alla cucina orientale con il latte di cocco!
Vi chiederete il perchè di questo trend? Scopriamone un po' di più!

Andiamo a vedere i derivati principali di questo elegante frutto ed i loro usi:
  • L'olio di cocco
  • Il latte di cocco
  • La panna di cocco
  • Il cocco disidratato
  • L'acqua di cocco


L'olio di cocco

 Uno degli ingredienti più in voga al momento, e senza alcun torto!
L'olio di cocco è presumibilmente la scintilla che ha acceso l'interesse generale dall'inizio, formato da più del 90% di acidi grassi saturi, questo olio, solido a temperatura ambiente, è un vero e proprio "superfood".
 Esso non contiene la tipologia di acidi grassi saturi che si trovano nel formaggio o nella carne. 
A differenza di questi ultimi il cocco contiene i cosiddetti acidi grassi a catena media o MCFA.
La maggior parte degli acidi grassi nella nostra dieta sono acidi grassi a catena lunga, ma gli acidi grassi a catena media che troviamo nell'olio di cocco vengono metabolizzati in modo diverso. 
Vanno dritti al fegato dal tratto digestivo, dove vengono utilizzati come fonte di energia rapida o trasformati nei cosiddetti corpi chetonici, dalla proprietà di velocizzare il metabolismo e far bruciare al corpo più calorie.
Uno studio recente sull'olio di cocco ha evidenziato che l'assunzione di 15-20 grammi di grassi acidi di catena media aumentano il consumo calorico di circa 120 calorie al giorno nell'arco di 24ore. (qua)
Oltre ad essere, come abbiamo visto, un buon alleato della nostra dieta, ci aiuta anche a rinforzare il nostro sistema immunitario!
L'acido laurico contenuto nell'olio di cocco viene metabolizzato dal nostro corpo in monolaurina, una sostanza dotata di proprietà antibatteriche, virali e micotiche che vanno ad aiutare il nostro nella sua infinta e stressante lotta contro i patogeni.
I chetoni creatisi dopo la metabolizzazione di questa tipologia di acidi grassi di cui il cocco è ricco aiutano a placare la fame, in modo simile a quello dei chetoni di lampone, efficaci nella perdita di peso corporeo!
Può essere utilizzato dalla testa a i piedi!
Dalla cura dei capelli ( li rende lucenti e forti) alla profonda idratazione della pelle, l'olio di cocco non dovrebbe mancare nel bagno di nessuna persona intelligente che preferisce curarsi in modo economico e naturale senza usare costosi prodotti da banco, risultando più effettivo e completamente naturale, in grado di essere usato a nostro piacimento.
Come sappiamo il nostro corpo è molto più reattivo agli ingredienti grezzi e non trattati, riconoscendoli come benefici ed assorbendoli molto più efficacemente ed in sintonia di quelli chimici creati in laboratorio o eccessivamente raffinati e quindi denaturati sino all'estremo ed inutili se non dannosi.

Come abbiamo appena visto l'olio di cocco ha abbondanti proprietà benefiche, ma bisogna saper scegliere durante l'acquisto, vediamo quali siano i criteri che deve avere un buon olio di cocco e perchè questi debbano essere perferiti rispetto ad altri:

RAW: deve essere crudo! (daltronde siamo su tutto crudo non per niente :o) ) 
La spremitura a freddo della polpa interna del cocco ne garantisce l'integrità delle vitamine, enzimi e minerali contenuti, fattore che da solo ne fa preferire questo primo a quelli trattati e pastorizzati a lunga conservazione (morti).

ORGANIC: deve essere biologico! Una palma da cocco non fertilizzata artificialmente, non trattata con pesticidi, ma coltivata naturalmente produce frutti più sani e di qualità, fattori che vanno ad alzare la stanghetta qualitativa del prodotto finale.

FAIRTRADE: deve rispettare i contadini che li coltivano! Cercate il bollino fairtrade, e supportate i contadini che lavorano duro per portarci queste perle nelle nostre case, senza essere sfruttati dall'industria tradizionale e dandogli la possibilità di vivere una vita dignitosa e felice.

Questi sono i principali criteri che un buon olio di cocco deve avere per entrare a casa mia.

Ora che abbiamo scoperto un po' di più su questo derivato del cocco, passiamo al prossimo, il latte di cocco!


Il latte di cocco

 

Il latte di cocco è un altro derivato della noce di cocco, a differenza di quest'ultimo viene utilizzato maggiormente in cucina, specialmente in quella asiatica, dal medio oriente alla Tailandia.
Formato principalmente da olio di cocco e acqua di cocco emulsionata ( una parte di grasso di cocco ed una di acqua) questo sostituto della panna viene usato come base per creare moltissimi piatti diversi in moltissime parti del mondo, partendo dai curry sino ai dolci crudi!
Si trova in due varianti principali, normale e light, con meno panna di cocco e più leggero.
Si usa al posto del latte animale nelle preparazioni culinarie e dona una certa cremosità ed un gusto delicatissimo di cocco molto piacevole al piatto finito. Aiuta nel solidificare piatti crudisti in quanto l'olio contenuto in esso solifica a temperatura ambiente e sopratutto in frigo!
Il latte di cocco ( molti non lo sanno, è la base per fare dell'ottimo yogurt di cocco!) basta aggiungere dei fermenti ad esso, e con l'aiuto di una buona yogurtiera o un forno si trasforma in un delizioso yogurt vegano e salutare, tutto crudo! Attenzione però, bisogna sempre usare latte di cocco intero, in quanto quello light non permette alla coltura di proliferare e fermentare come dovrebbe, risultando in una brodaglia liquida non esattamente piacevole.
Il problema principale del latte di cocco purtroppo, a differenza dell'olio di cocco -la cui qualità sta sempre più salendo- è che quest'ultimo viene spesso prodotto con oli e acque di scarto e di bassa qualità.
Viene sempre pastorizzato per la vendita, per cui bisognerebbe farlo sempre fresco a casa ed al momento con la farina di cocco ed acqua ( posterò una ricetta a breve su questo).
 
       

La panna di cocco

Simile come usi al latte di cocco, la panna di cocco è formata perlopiù da grasso di cocco a cui va a mancare molta della parte acquosa che la differenza principalmente dal latte di cocco (4 parti di cocco ed una di acqua).
Questo preparato viene usato come burro o panna vegetale densa in tutte le preparazioni vegane. Solidifica ancor meglio del latte di cocco data la maggior presenza di grassi saturi e dona molta cremosità a certi piatti, molto utile nella preparazione di dolci, spesso con aggiunta di sciroppo di agave crudo, può essere sbattuta sino a formare la panna montata, esattamente come la panna da montare!




La polpa di cocco disidratata


La polpa di cocco disidratata contiene sia la parte proteica che quella lipidica del frutto.
Viene usata, reidratata o fresca e spremuta nella produzione del latte di cocco e panna di cocco.
Può essere utilizzata come ingrediente principale nella preparazione e decorazione di dolci, per addensare salse o per aggiungere un po' di dolcezza ad un piatto, ma attenzione però, dona un sapore molto forte ai piatti, bisogna limitarne l'uso senza abbondare troppo per non rendere la nostra preparazione troppo mazzosa e pesante.



L'acqua di cocco


Un'altro forte trend del momento: l'acqua di cocco.
Viene raccolta dai frutti ancora verdi, ricchi di acqua e con poca polpa.
Forte delle sue virtù rimineralizzanti ed idratanti viene venduta come integratore per sportivi e come sostituto delle bevande gassate tradizionali.
Si trova ormai con facilità in bottiglie, cruda e conservata tramite il trattamento a pressione, oppure venduta direttamente come cocco verde intero da bucare e bere con la cannuccia nei negozi biologici e di alimenti naturali.
Ricca di elettroliti viene considerata un "gatorade" naturale, dissetante e piacevole al palato, con il suo retrogusto di nocciola, utile agli sportivi che vogliono idratarsi naturalmente senza ricorrere a bevande zuccherate ed arricchite di inutili minerali e vitamine sintetizzate.
Aiuta la digestione ed accelera il metabolismo contenendo naturalmente tanti enzimi naturali al suo interno.
A casa, le noci di cocco possono essere conservate a temperatura ambiente per circa 5-10 giorni. Una volta aperte, il loro liquido diventa ben presto acido e cambia gusto a causa di un'intensa attività enzimatica. Bisogna conservarlo in frigorifero, se non utilizzato immediatamente.




Condividete pure questa pagina e sentitevi liberi di commentare qui sotto le vostre esperienze con questo versatile frutto.



Bioecomen






giovedì 18 settembre 2014

Domanda e risposta n°1

Da tanti anni a questa parte mi capita di rispondere a tantissime email che i lettori mi mandano riguardo argomenti attinenti al crudismo ( ed alla cosmetica naturale in Bioecomen), che magari non hanno una risposta sul web. Oggi mi sono chiesto: perchè non pubblicare le domande in forma anonima sul blog così che siano raggiungibili anche da tutti gli altri lettori? Ecco fatto, da oggi partono i nuovi post domanda e risposta. Spero possano essere utili a tutti!

Iniziamo con questa mail mandatami proprio oggi da un lettore:



Buon giorno vi scrivo perche ho delle domande da farvi e non saprei a chi chiedere, anche perche sul web non ho trovato nulla a riguardo di aproffondito. Spero innanzittutto di non disturbare e spero di cuore di rispondermi a queste domande e dubbi che mi assillano perche sto cercando di diventare crudista fruttariano e voglio avere idee chiare. Le  domande sono, le seguenti:

1-la frutta è giusto mangiarla con le buccie o senza? (tralasciando stare i pesticidi) naturalmente com’è giusto mangiala? Mi spiego bene. Molte bucce non si mangiano, banana, kiwi ananas etc, quindi anche mela pera mango avocado carambola uva ciliegie, olive, etc, perche sono le difese dei frutti da batteri, quindi ‘’dio’’ non ha creato i frutti per mangiare anche la buccia, è giusto? Quindi e consigliabile toglierla? Poi altri dicono che nella buccia ci sonn vitamine che nel frutto non ci sono, è vero? Oppure le vitamine della buccia ci sono lo stesso anche dentro nel frutto? E se si, quante quantità lo stesso della buccia?

R: In mio parere la frutta va mangiata con la buccia, come natura ha creato, non ho mai visto animali sbucciare la frutta per mangiarla perciò non esiterei a dire di mangiare la frutta con la buccia a tutti.
Riguardo le caratteristiche della buccia, a quanto pare il quantitativo di vitamine contenuto nella buccia è più alto di quello contenuto nella polpa, come anche la presenza di sostanze diverse da quelle che si trovano all'interno del frutto ( oli essenziali, antiossidanti ecc.) c'è da dire altresì che la buccia spesso viene espulsa dal tratto digestivo quasi intatta, questo significa che solo una parte delle sostanze nutritive sono state assorbite.
Altro punto a favore nel non sbucciare la frutta è che il frutto si ossida molto di meno e mantiene intatti tutti i nutrienti che sappiamo bene vengono ossidati e danneggiati dall'ossigeno e dalla luce solare, non a caso nella nostra bocca non è presente luce e la nostra saliva avvolge il cibo come un film di protezione rallentandone di molto il contatto con l'ossigeno ed indirettamente l'ossidazione.

2-Riguardo i semi della frutta, vale lo stesso discorso di sopra, e giusto anche togliere i semi dal frutto? Tipo ciliegie mela, arancie, anche kiwi, uva, pomodri, mirtilli, cetrilioli, zucchine, peperoni, pomodori e cosi via, è meglio togliere i semi o contengono proprietà benefici che il frutto non ha? Perche ho letto che i semi sono i figli delle piante, irritano l’intestino e contengono molti il cianuro o agmidilla e qualcosa. Quindi è consiliabile oltre a togliere le buccie dei frutti, anche i semi?

R: Riguardo la questione semi ci sono pareri molto contrastanti.
Molte piante collocano nei semi delle sostanze velenose per impedire agli animali di mangiarli e andare a distruggere le future piante che altresì non vedrebbero mai la luce.
Se notiamo molti dei semi della frutta comune sono amari, la nostra lingua ci avverte immediatamente del pericolo. Alcuni semi sono mortali in quantità discrete, i più pericolosi di facile reperimento sono quelli che si trovano dentro gusci duri come albicocche, pesche, ciliegie ecc quindi io eviterei l'assunzione volontaria e non accidentale dei semi. C'è da sottolineare che alcuni semi sono esenti o quasi da sostanze tossiche, e presentano quantitativi eccezionali di vitamine e minerali benefici, come i semi di zucca, girasole, cetriolo ecc.

3-tornando al discorso dei semi, se non si possono mangiare, allora si possono preferibilmente magiarli facendoli germogliare?

 R: I germogli hanno durante i primi stadi di crescita ancora tracce delle sostanze originariamente presenti nel seme, ed addirittura producono loro stessi altre sostanze velenose per impedire di essere mangiati. C'è da dire che non è un problema mangiare semi germogliati fatti in casa o comprati in negozio in quanto i semi venduti per la germogliazione ed il consumo umano sono tutti sicuri. 
Non è decisamente sicuro invece germogliare semi velenosi in partenza.


4- se sì, una volta germogliati i semi vanno staccato dal piccolino fusto (radice) o vanno digeriti col seme germogliato? Mi spiego meglio: ho saputo che nei legumi e cereali contengano pecticine, amidi e glutine in molti di loro, quindi crudi sono assolutamente vietati da mangiare tutti i chicchi legumi e cereali e di frutta, ecco, la domanda è: una volta germogliati, il glutine e l’amido del seme vengono, trasformati? Distrutti? E quindi si possono mangiare tranquillamente i germogli con tutto il seme? Infine, io nei supermercato vedo spesso la soia i germogli, privi di seme, quindi è meglio togliere i semi dai germogli perche potrebbero essere indigesti e tossici? Se è così, le propietà del seme sono le stesse del piccolo fusto della radice del germoglio? Oppure il seme perde tutte le propietà finendo direttamente nel germoglio? Spero che mi risponderete bene a sta domanda perche sono confuso.

R: Come scritto sopra, molte delle sostanze presenti nel seme sono presenti nella pianta germogliante anche se in quantità minori, gli amidi sono la riserva di energia della pianta e vengono trasformati in zuccheri semplici assimilabili durante la crescita. 
Sarebbe meglio aspettare che la pianta si formi e la radice si assottigli il più possibile, ma allo stesso tempo c'è il rischio muffa in avvicinamento, bisogna sempre stare attenti durante tutte le fasi di germogliazione, e se non si ha tempo, comprarli già pronti. Io personalmente germoglio solo semi non tossici in partenza, non germoglio fagioli per esempio.

5- nel crudismo so che il thè e le tisane sono sconsigliate perché si fanno riscaldare, ma sono ottimi rimedi come medicina alternativa. Quindi mi chiedevo, al di la delle tisane the e infusi, tipo  malva, chiodi di garofalo, cannella, camomilla, passiflora, cardo mariano, liquirizia e sambuco, anice, iperico, in che modo vanno assunti questi cibi anziché fare infusi?

R: Questa è una domanda che tutti i crudisti si pongono ad un certo punto. Partendo dal presupposto che il nostro cibo è la nostra medicina, in una dieta crudista non troviamo molto spazio per altri rimedi naturali in quanto il nostro corpo è al massimo della sua forza e vitalità. 
Volendo si potrebbe usare dell'acqua tiepida e lasciare l'infuso in ammollo più allungo per far disciogliere meglio le sostanze presenti nella pianta in acqua.

6- i fiori, intendo i petali si possono mangiare? Tipo rose, camomilla, margherita etc? se si solo i petali o anche i pistilli?

R:  Qua la lista è molto lunga. Tutte le piante sono diverse ed ognuna ha differenti caratteristiche. 
Per esempio una parte della pianta come la radice potrebbe essere tossica, ma non necessariamente il fusto o i fiori. 
Nel caso delle rose sono commestibili i petali ( non trattati) tutto il fiore per la camomilla ecc.

7-i pistilli del carciofo quelli viola, si possono mangiare? Se si, che propeità hanno? Piu dello stesso carciofo (foglie)?
Grazie in anticipo.

R: I pistilli del carciofo sono commestibili come lo è pressoché tutta la pianta. L'amarognolo è dato dalle sostanze contenute in esso tra cui la cinarina ed i fenoli da cui provengono le proprietà medicinali.



Se avete delle domande non esitate a mandarle tramite email o nella sezione commenti, verranno tutte pubblicate.
Chiarimenti, approfondimenti e delucidazioni sono sempre benvenuti, postate!

venerdì 18 ottobre 2013

Quando non va' più bene.... Ti copiano anche il nome del blog!

Proprio ieri stavo navigando su google e mi sono imbattuto su.... tadan! Tuttocrudo.it ! Un po' sorpreso entro nel sito e mi ritrovo sapete dove? Nel primo sito italiano sul crudismo in Italia!!!
Partendo dal fatto che il primo sito italiano sul crudismo è stato Miss Vanilla di Sara Cargnello, di cui ringrazio tutto il supporto e la gentilezza in tutto qusto tempo sin dagli albori, di crudismo in italia non c'era ancora nulla sul web, solo qualche articolo sparso tra pagine si siti che si occupano di altro. Questo blog nasce nel lontano 2008 e  senza se e senza ma è stato il primo blog ( dopo Miss Vanilla, sito web completo ed autrice) sul crudismo in Italia! 
Questo nuovo sito è apparso quest'anno , e tutti i post sono risalenti a non prima dell'agosto 2013!! Non ha nemmeno 2 mesi di vita!
Chiarendola subito, dopo aver letto il banner principale ho subito capito la natura del sito, cavalcare l'onda della popolarità del crudismo per aprire un sito sull'argomento, su qui niente da dire.. Ma  autoproclamarsi primo sito sul crudismo in Italia ed andare a  COPIARE il nome di un altro sito che negli anni si è occupato di far informazione genuina su una cosa nuova a quel tempo in Italia, questo non mi va più bene.

AGGIORNATO: Apparentemente chi ha fornito loro il dominio web non ha informato dell'esistenza di un blog con nome identico, (bastava una banale ricerca su google) avendo il blog nessun marchio registrato, purtroppo chi fornisce i domini non si preoccupa di fare questo ( andando come in questo caso a creare danno al lavoro genuino di altri) Tolta quindi la malafede non ci rimane la speranza in un cambio di rotta da parte loro, e differenziarsi per non creare confusione partendo sotto una nuova luce, ed ovviamente adesso più che benvenuti.


Bioecomen










martedì 3 settembre 2013

Digiuno di soli succhi freschi centrifugati!

Ebbene si, dopo aver passato un lungo periodo coccolandomi un pò troppo ho deciso di rimettermi in forma iniziando un digiuno di soli succhi di frutta freschi.
Col tempo ho sperimentato sulla mia pelle che gli unici alimenti che veramente rivitalizzavano il mio corpo dopo scorrette abitudini alimentari e stress erano proprio frutta e verdura fresca cruda.
Per questo motivo ho deciso di pianificare un completo detox del mio corpo, alimentandomi solo di succhi centrifugati freschi per un periodo minimo di 20 giorni! Non ho ancora prefissato una durata del digiuno , ma sono molto volenteroso e spero di arrivare ad un medio-lungo periodo. Purtroppo lavorando in un negozio di leccornie di ogni tipo arrivare anche ad una sola settimana in questi casi è un impresa ardua, ma volere è potere, quindi eccoci qua!

L'idea mi è venuta guardando Il documentario di Joe Cross : Fat, Sick and nearly Dead, dove un uomo obeso decide di iniziare questo percorso percorrendo l'America in macchina armato solo del suo estrattore di succo e nient'altro.
Il ragazzo perde 97kg e si ritrova in piena forma dopo un digiuno di 60 giorni a base di soli succhi di frutta e verdura centrifugati!
Il tutto è stato ripreso ed è stato fatto un film molto inspirante di quasi due ore che trovate qua sotto:

                                                                                        
Questo documentario ha inspirato centinaia di persone in tutto il mondo, tanto che su youtube sono comparsi come funghi tantissime video testimonianze di persone che hanno iniziato questo percorso fatto di volontà e voglia di curarsi e perfezionarsi esteriormente ed interiormente.
Si notano visi di persone felici e radianti che spiegano i motivi del loro digiuno ed i risultati ottenuti con esso, non c'è nessun bisogno di dire che tutte queste persone messe assieme trasmettono a noi stessi una forte inspirazione e voglia di iniziare molto forte!

Alcuni dei motivi principali per cui inizio questa nuova avventura sono il fatto di detossinare profondamente il corpo da tutte le tossine ed i residui dannosi, ridare splendore alla pelle ed essere in armonia con il mondo.
Dovete sapere che nutrirci di cibi crudi e vitali ci eleva ad un livello spirituale più alto e sottile, ci permette di fare esperienze di vita che non ci sarebbero possibili con un'alimentazione non naturale , ci mettono a diretto contatto con il mondo delle energie che comandano il tutto. Questo curando il nostro corpo, facendoci del bene, essere sempre pieni di energia e ultimo ma non per importanza avere sempre il buon umore! Un corpo sano è un corpo felice, ricordiamo sempre questo!

Parliamo ora un po' di questo mondo molto particolare, la produzione di succhi freschi a casa... perchè questo?
Beh, prima di tutto produrre il succo di frutta fresco a casa ha degli innumerevoli vantaggi, primi fra tutti quello salutare ed economico. Produrre un litro di succo di frutta fresco costa pochissimo, e gusto, proprietà nutritive e libertà di scelta degli ingredienti non hanno ovviamente niente a che fare con quelli confezionati e pastorizzati che si trovano al supermercato, freschi del banco frigo o a lunga conservazione che siano.
Produrre il succo da se' è un esperienza bellissima, ci possiamo sbizzarrire con tutta la frutta e verdura di questo mondo, andando a creare vere e proprie opere d'arte gustativa!

 Quindi, riassumiamo i punti chiave della produzione di succhi di frutta freschi a casa:

  • Freschezza
  • Scelta infinita di ingredienti
  • Proprietà nutritive
  • Profumo e gusto eccezionali
  • Cibarsi di alimenti vivi
  • Vibrazioni positive del cibo
  • Detox a casa facile e veloce
  • Costo

 Detto questo passiamo alla cosa più importante... cosa usiamo per produrre i succhi freschi a casa?
L'estrattore di succo.
 Queste macchine vanno distinte in tre grandi categorie: Centrifughe, estrattori di succo masticatori ed a freddo. Tutte e tre le categorie hanno pro e contro. Ho sentito molte persone che descrivono le varie tipologie di macchine dando verdetti diversi, e posso dire con la mia esperienza che tutte le tipologie sono valide.
La differenza tra le macchine è che la centrifuga grattuggia i vegetali ad altissima velocità facendo passare il tutto tramite un colino sottilissimo, con la possibilità di infilare direttamente la frutta senza essere tagliata preventivamente. Invece l'estrattore "stritola" i vegetali estraendone il succo, questa modalità impedisce alla macchina di funzionare con grossi pezzi di frutta o verdura che vanno tagliati e preparati in anticipo.
Vediamone quindi i pro ed i contro in breve:

Centrifuga:
Pro: 
Velocità
Possibilità di inserire frutta e verdura intere
Ideale per famiglie

Contro:
Consumo elettrico più alto
Maggiore ossidazione del succo
Rumore

Masticatore/succhi a freddo:
Pro:
Consumo elettrico basso
Minore ossidazione del succo
Silenziosità dovuta alla bassa velocità
Possibilità di spremere foglioline e foglie verdi
Estraggono in media più succo delle centrifughe

Contro:
Velocità
Bisogno di tagliare in piccoli pezzi i cibi
Prezzo d'acquisto più alto, anche di molto


Volevo puntualizzare alcune cose riguardo i pro ed i contro elencati sopra, in quanto possono essere interpretati e presi alla lettera dagli utenti, tentando di dare/fare buona informazione questo è d'obbligo.
Si legge spesso che gli estrattori ossidano meno la frutta e la verdura se comparati alle centrifughe tradizionali, questo è vero, ( se non fosse che chi scrive questo venda anche i prodotti e sia quindi un po' di parte) il processo di spremitura degli estrattori si, consente una minore ossidazione , ma non si va a contare il fatto che la frutta e la verdura vanno prima tagliate per essere introdotte in questi macchinari, a differenza delle centrifughe che hanno la possibilità di inserire frutta e verdura intera al loro interno. Questo fa si che la frutta e verdura inizi già ad ossidarsi prima di essere processata , andando a vanificare parzialmente il buono dell'estrazione lenta.  Le cose dovrebbe andare meglio quando si spremono frutti che non hanno necessità di essere tagliati, dove tutti i benefici dell'estrazione lenta vengono fuori. Da far notare l'esistenza di particolari estrattori a freddo che hanno la capacità di produrre un succo che si mantiene anche per 48 ore di fila e più, garantendo una minima ossidazione e qualità del succo. Questi macchinari sono molto più costosi dei tradizionali e per questo motivo li metto un pò da parte in questa comparativa.
            (*Se avete esperienze con questi tipi di macchinari sentitevi liberi di commentare tutto sotto.)

Rumorosità operativa: le centrifughe sono più rumorose, gli estrattori lenti dal loro canto sono più silenziosi. Da notare che una centrifuga (parlando delle ultime proposte Philips) è molto meno rumorosa di un frullatore! Si può pensare che anche in grandi famiglie, o in casa condivisa, sempre che non si abbiano grossi problemi di rumore, tutte e due le alternative vadano bene.

A me personalmente non piace fare pubblicità ad un marchio o ad un altro, ma in questo caso volevo condividere il macchinario da me acquistato: Il Philips Avance HR 1871/00, centrifuga da 800Watt ed attuale top di gamma della compagnia Olandese.



Ho scelto questo modello per il fatto di essere molto facile e veloce da pulire, prende solo un minuto esatto, questo mi permettere di avere più tempo per me, senza troppi sbattimenti. E del fatto che rispetto a molte altre centrifughe lascia una polpa residua molto secca, segno che il succo è stato estratto a dovere, colmando di molto il gap tra questa categoria e quella degli estrattori masticatori/a freddo.
 Il design fa il resto, essendo molto curato e moderno.
Il prezzo? In offerta a 149 Sterline, solitamente lo si trova a 199, 50 sterline in più.
Prezzo che lo distanzia molto dalla gamma di base che costa 100 Sterline,  non offrendo però quest'ultima prestazioni cosi alte.
Questo modello inoltre è quello usato da Jason Vale , conosciuto anche come il Juice Master, scrittore di libri sulla dieta liquida e sul suo percorso di alimentazione raw. Trovate informazioni su di lui qui .
Questo il suo canale youtube dove si diletta in mille ricette diverse e introduce i succhi alla gente nelle televisoni di tutto il mondo: http://www.youtube.com/user/Juicemasterjasonvale 

Bene, è tutto per oggi. Buona lettura a voi, e fate un augurio buon inizio di digiuno a me!

Bioecomen